I polarizzatori sono filtri che, grazie alla loro particolare struttura, consentono di ridurre, e in alcuni casi eliminare, i riflessi sui soggetti. Attenzione però la promessa di “eliminare i riflessi” ha spesso ingenerato nei fotografi amatoriali la convinzione che, per dare il meglio, questi filtri richiedano vetrate o specchi d’acqua da cui eliminare prodigiosamente ogni forma di riflesso.
Errato! Ovvero, l’eliminazione dei riflessi è una delle
funzioni, ma lo scopo principale del polarizzatore riguarda la saturazione del
colore (e conseguente pulizia).
Nel paesaggio, nel ritratto e nella fotografia naturalistica il polarizzatore è impiegato per eliminare velo atmosferico e foschia.
Con l’avvento della post-produzione
digitale molti degli effetti che si ottenevano con i filtri tecnici e creativi
si possono fare via software, dosando a piacimento gli interventi. Tuttavia ci
sono dei filtri ottici che sono ancora utili e tra questi vi è il
polarizzatore.
La luce naturale emessa dal sole non è polarizzata. Significa che il campo elettrico associato alle sue onde elettromagnetiche oscilla in modo casuale su qualsiasi piano. Tuttavia la luce orienta su un certo piano il suo campo magnetico interagendo con le sostanze che incontra nel suo percorso (ad esempio l’umidità nell’atmosfera) e sugli oggetti dai quali viene riflessa. Questa è luce polarizzata.
Articolo pubblicato su Progresso Fotografico # 58