Classic Camera Black&White è l’unica rivista per chi ama la fotografia su pellicola e il bianconero, una rivista di alta qualità di stampa.
In questo numero:
Come stampare in bianconero i negativi colore: il segreto
del filtro verde
Perché non stampare i
propri negativi colore su una buona carta fotografica baritata in camera oscura
e dare così nuova vita a queste immagini? Una strada è digitalizzare i negativi
colore mediante scanner e quindi preparare nuovi negativi digitali di grande
formato per la stampa a contatto su carta fotografica alla gelatina d’argento.
Un percorso possibile, ma comunque lungo e costoso. Perché non stamparli
direttamente su carta fotografica bianconero?
Gli sviluppi Bio-Ecologici
Sono note le formule del
Caffanol, sviluppo della sola pellicola bianconero a base di caffè solubile, ma
perché limitarsi al caffè? Gabriele Coassin ha sperimentato Salvia, Rosmarino e
Alloro, anche insieme ai fondi di caffè che fungono da “acceleratore”.
L’articolo propone una guida pratica approfondita alla raccolta di questi
prodotti e al loro trattamento.
Gabriele Chiesa: il senso della fotografia
Gabriele pratica diversi
generi di fotografia sperimentale alternativa e svolge studi e ricerche
nell’ambito del linguaggio della fotografia e della storia degli antichi
processi fotografici. E’ anche collezionista di fototipi storici, inizialmente,
dagherrotipi, ambrotipi e ferrotipi, ma la ricerca si è poi estesa alle
varianti dei più rari processi
Lina Bessonova: “in camera oscura mi sento felice”
Lina Bessonova è una
fotografa russa molto versatile, ma specializzata nella fotografia analogica e
con la passione per il cinema; dopo gli studi in comunicazione, si è laureata
in fotografia e ha pubblicato diversi libri. Lina conduce anche workshop, corsi
individuali e conferenze sulla fotografia in pellicola e la stampa in camera
oscura.
Storie Dimenticate: le fotocamere esplosive
L’epoca è quella degli
anni della seconda guerra mondiale: rullini fotografici pronti a esplodere
venivano sparpagliati dalle forze dell’Asse in Libia e poi anche nell’isola di
Malta. Ed è solo un assaggio: la musica cambierà dopo il D-day, quando nel
ruolo di specchietto per le allodole si farà posto alle fotocamere esplosive,
principalmente Leica, e ai binocoli. Lo scopo principale: suscitare sgomento e
insicurezza.
Edward Weston: una vita disordinata
Uno dei fotografi che,
nella prima metà del Novecento, hanno contribuito in maniera determinante a
rinnovare il concetto stesso di fotografia è senza dubbio Edward Weston, che ha
anticipato di dieci anni i contenuti della poetica e dell’estetica della
fotografia “diretta”, elaborando in forme autonome negli Stati Uniti quelle
tendenze già in atto in Europa all’indomani della Grande Guerra.