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Test Nikon D3400

Test Nikon D3400

Codice articolo: T--03
Disponibilità: Disponibile

Lab Test
Anno presentazione 2016
Formato sensore APS-C DX
Risoluzione 24 Mpxl

Opzioni disponibili

5.00€
-+
Descrizione

Seppure la Nikon D3400 non sia così diversa rispetto ai modelli che l’hanno preceduta, il giudizio resta favorevole. In fondo offre tutto l’essenziale al fotografo. D’altra parte, le evoluzioni tecniche più recenti hanno riguardato perlopiù aspetti non strettamente fotografici (GPS, Wi-Fi, Video 4K), funzioni comunque escluse da un apparecchio di base; le altre evoluzioni tecniche più significative degli ultimi due anni hanno tutte riguardato le mirrorless, per permettere loro di superare le limitazioni intrinseche delle quali soffrivano nei confronti delle reflex, in particolare l’autofocus e il mirino.

L’impressione che si trae dall’uso della D3400 è quella di uno strumento valido e complessivamente equilibrato. Tra i punti di forza spiccano la rapidità di accensione (0,18 secondi) e il ridotto ritardo di scatto (0,078 secondi): valori da fotocamera professionale. Efficace anche l’autofocus a rilevamento di fase, seppure non particolarmente evoluto come numero di punti AF.

Come prestazioni negative segnaliamo l’autofocus in Live View, lento e poco sensibile, e la durata della batteria, nettamente inferiore alle aspettative e a quanto dichiarato dal costruttore.

Un altro limite della D3400 è l’esigenza di obiettivi motorizzati per disporre dell’autofocus.

Le prestazioni vanno comunque rapportate alla categoria e al prezzo dell’apparecchio e come reflex entry level è certamente competitiva. Possiamo dire che prima di trovare dei veri limiti alla Nikon D3400 occorre diventare dei buoni fotografi.

Misurazioni del Centro Studi Progresso Fotografico

Velocità
Autonomia
Curve sensitometriche
MTF Sharpening
Rumore
Latitudine di posa
Autofocus

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