Progresso Fotografico 76: 1894-2024
Maestri della fotografia di ritratto
Tanti articoli e di qualità per
questo numero dedicato al ritratto col quale vogliamo festeggiare
l’anniversario 1894 – 1924.
In primo piano l’intervista a Richard
Corman che nella sua carriera ha ritratto tutti i più grandi artisti: attori
come Robert De Niro, Phillip Seymour Hoffman o Meryl Streep, cantanti e
musicisti come Madonna, Sting e Barbra Streisand, atleti come Michael Jordan,
Jackie Joyner-Kersee e Muhammad Ali Richard, premi Nobel come Nelson Mandela ed
Elie Wiesel. Il suo segreto? La capacità di Richard di entrare in sintonia col
soggetto e di conquistare la sua fiducia.
Un omaggio lo tributiamo a
Chiara Samugheo, donna sensibile e brillante che seppe interpretare il cinema
italiano; per Chiara hanno posato tutte le maggiori attrici, da Sophia Loren a
Monica Vitti, da Claudia Cardinale a Virna Lisi. Ma abbiamo fatto di più:
grazie a Mauro Raffini pubblichiamo fotografie private di Chiara con Federico
Fellini, Giulietta Masina, Henri Cartier-Bresson, Alfred Hitchcock.
E non dimentichiamo il portfolio
dedicato ad Aldo Galliano che raccoglie una serie di ritratti a figure entrate
nella storia dell'arte e della fotografia italiana come Gianni Berengo Gardin,
Ferdinando Scianna, Letizia Battaglia, Franco Fontana e Lisetta Carmi; Aldo è
entrato nei loro studi, nelle loro case, e ci racconta le emozioni di questi
incontri
Un’intervista particolare è
quella a Diego Di Lorenzo che propone una serie di ritratti del mondo Vodoun.
Lorenzo ci racconta le difficoltà di comunicare con i sacerdoti Vodoun, di cui
ha dovuto conquistare la fiducia per convincerli a indossare per lui i costumi
riservati alle cerimonie.
E poi il lavoro di Giovanni
Savino con la sua ricerca caratterizzata dall’uso di un otturatore pneumatico;
in questo modo riesce a interrompere l’esposizione in base alla sensazioni
provate nel momento dello scatto. E’ la forma più istintiva di fotografare che
si possa immaginare. Per la cronaca usa un banco ottico Korona in legno.
Un articolo impegnativo è quello di Danilo Cecchi che ripercorre quasi duecento anni di fotografia di ritratto e ci permette di apprezzare come l’evoluzione tecnica ha condizionato la ricerca artistica.