100 anni di Nikon
Imperdibile per chi
ama Nikon o vuole conoscerne storia e segreti.
La storia di Nikon ha
un significato particolare perché si intreccia con gli eventi della seconda
guerra mondiale e con alcuni dei più rilevanti fenomeni sociali che hanno
caratterizzato gli anni Sessanta - Ottanta tanto che questo marchio si
identifica con la fotografia stessa.
La data di inizio di
questa storia è il 25 luglio del 1927, quando venne costituita la Nippon
Kogaku, che fin da allora si caratterizzò per l’innovazione in ambito ottico;
c’era infatti da recuperare il ritardo tecnologico del Giappone per assecondare
le sue ambizioni espansionistiche.
Alle forniture al
settore militare, negli anni Trenta Nippon Kogaku affiancò una produzione di
tipo “fotografico”; infatti seconda metà degli anni Trenta in Giappone
cominciarono a nascere le prime fotocamere ispirate a Leica e a Contax e Nippon
Kogaku divenne il più importante produttore di obiettivi.
Il Giappone uscì con le ossa rotte dalla guerra e anche Nippon Kogaku si trovò con gran parte degli stabilimenti distrutti; era necessario riconvertire la produzione agli usi civili e la fotografia apparve come il settore più interessante. Nippon Kogaku si era sempre caratterizzata per l’innovazione e la sua prima grande affermazione si ebbe durante la guerra di Corea Corea (1950-1953) quando i fotografi americani corrispondenti di guerra per la rivista Life scoprirono le eccellenti qualità ottiche degli obiettivi Nikkor, valutandoli addirittura superiori ai pari-classe Zeiss.
Nel frattempo la
società giapponese aveva iniziata la produzione di fotocamere (la Nikon I è del
1948); dopo le prime fotocamere a telemetro si arrivò alla svolta delle reflex
e soprattutto alla Nikon F, una macchina particolarmente innovativa che negli
Anni Sessanta era considerata “la fotocamera” per eccellenza.
Erano anche gli anni
in cui i giovani scoprivano la fotografia e il cinema, rimanendone affascinati,
e Nikon incarnava lo strumento ideale del fotografo. Chi non conosce Blow-Up di
Antonioni? Lo sviluppo della fotografia ha fatto il resto e da allora il
marchio Nikon è quello più prestigioso.
In quegli anni il fenomeno “fotografia” aveva una forza paragonabile a quella degli attuali smartphone, ed anche superiore perché oggi la vita delle mode e dei prodotti è brevissima e non c’è il tempo di viverli in profondità.
L’evoluzione
tecnologica ci ha portato oggi alle fotocamere digitali e Nikon è rimasta un
punto di riferimento; è il motivo per cui abbiamo voluto dedicarle un numero
speciale di Progresso Fotografico. Non abbiamo però voluto fare un catalogo di
macchine e obiettivi, quanto di considerare come i differenti modelli si
prestino per determinati impieghi. Certo si può usare anche una D5 per farsi un
selfie, ma non è lo strumento più comodo; abbiamo quindi colto l’occasione per
suggerirvi di considerare per prima cosa le vostre esigenze di ripresa, andando
oltre i dati “di targa” estremi. Meglio la fotocamera giusta per il proprio
stile di ripresa piuttosto che quella capace di offrire le massime prestazioni.
E con lo stesso approccio abbiamo valutato il parco ottiche sterminato di
Nikon, capace di offrire obiettivi preziosi per il professionista così come
ottiche flessibili e di qualità. La chicca è la pubblicazione dei migliori
obiettivi provati negli ultimi anni dal Centro Studi Progresso Fotografico.
Insomma in poche
pagine avrete la sintesi di un sistema davvero grande e articolato che permette
di scegliere quanto risponde al meglio alle proprie esigenze.