Classic Camera
Black&White è l’unica rivista per chi ama la fotografia su pellicola e il bianconero,
una rivista di alta qualità di stampa.
In questo numero:
Il banco ottico ci rimanda agli inizi della fotografia, apparecchi ben diversi dalle piccole fotocamere dei nostri giorni; le loro dimensioni, le loro soluzioni tecniche erano dettate dai limiti della tecnologia del tempo, ma le grandi lastre davano vita a una qualità d’immagine apprezzabile anche oggi, a tanta distanza di tempo. Abbiamo quindi deciso di approfondire la conoscenza del banco ottico e vi proponiamo l’articolo di Alberto Tissoni che ne spiega la struttura, il funzionamento e ci mostra esempi di ripresa utilizzando i diversi movimenti.
A George Tatge
dedichiamo il Portfolio; anche lui fotografa con il banco ottico. la sua vita
attraversa il Medio Oriente, gli Stati Uniti e Europa, l’Italia in particolare.
George esegue personalmente il trattamento delle lastre perché l’opera nasce al
momento dello scatto ma si conclude solo con la stampa, e l’autore vuole avere
il controllo completo di tutte le fasi.
Sempre in tema di banchi
ottici (in realtà una reprocamera) abbiamo seguito il lavoro di Alessandro
Mariconti che ha restaurato con grande cura e passione una fotocamera in legno di noce e rovere dei Fratelli Alinari; le sue
dimensioni sono gigantesche, 150x74x97cm per un peso di circa
Per le pellicole abbiamo
provato le negative Rollei che con
apposito trattamento diventano delle ottime diapositive bianconero e non fanno rimpiangere la “vecchia” Agfa
Scala. Lo sviluppo è stato eseguito dal laboratorio Agenzia Luce di Trieste,
che ha messo a punto un processo di grande livello qualitativo.
Collezionismo: raccontiamola storia della Leica I Close Focus, che superò la
scomodità delle lenti addizionali; infatti per rispondere alle richieste del
mercato inglese Leica fornì delle fotocamere equipaggiate con obiettivi Elmar
50mm f/3.5 con l’elicoide di messa a fuoco modificato per consentire la messa a
fuoco minima alla distanza di
E per le antiche tecniche vi proponiamo la preparazione della carta all’albume,
per la quale occorrono molte uova. Non per niente i libri di fotografia
dell’epoca consigliavano ricette di creme e torte.