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Classic Camera Black&White 97

Codice articolo: CC97
Disponibilità: Disponibile

Libri
Autore Editrice Progresso
Editore Editrice Progresso
Formato 210 x 285mm
Lingua Italiano
Pagine 52

Opzioni disponibili

6.90€
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Descrizione

Classic Camera Black&White è l’unica rivista per chi ama la fotografia su pellicola e il bianconero, una rivista di alta qualità di stampa.

In questo numero:

 

La mostra di Jakob Tuggener. Jakob, classe 1904, è ritenuto uno dei dieci fotografi industriali più grandi di tutti i tempi, eppure resta tuttora misconosciuto. E che Jakob fosse un fuoriclasse sta a dimostrarlo il suo libro Fabrik, pubblicato nel 1943 in piena seconda guerra mondiale. Un libro che mostra il mondo dell’industrializzazione, dalle tessitorie rurali all’ingegneria meccanica, ai laboratori di ricerca. Il fulcro però è sempre l’uomo nel suo rapporto con il tornio, la fucina, il telaio, l’ufficio.

 

Siamo entrati nel laboratorio di Stampa Fine Art di Andrea Lanzeni; Lavorare in camera oscura non è come usare un programma di fotoritocco, non esiste il comando “undo”, così come non è possibile vedere istantaneamente il risultato del proprio lavoro. Il fotografo è costretto a lavorare “alla cieca”, fino a che l’immagine latente non si rivela. Ecco il motivo per cui, desiderando una stampa di alta qualità, conviene rivolgersi ad uno stampatore professionista, proprio come Andrea Lanzeni.

 

Lo Jagdgeschwader 53 (JG 53 - 53º stormo caccia) era un reparto della Luftwaffe di grande valore, ma tra Hermann Göring e i vertici dello stormo nacque una disistima per motivi ideologici e politici. Questo causò una serie di vicissitudini con effetti sulla consegna di una fornitura di fotocamere Leica. Vi raccontiamo la storia.

 

Il dagherrotipo incontrò l’interesse di un vasto pubblico e diversi editori approfittarono delle sue potenzialità per effettuare una serie riprese di luoghi e monumenti famosi allo scopo di realizzare dei libri. Essendo l’Italia una delle mete privilegiate del turismo internazionale, molte di queste immagini sono “vedute” di Roma, Venezia, Milano, Firenze, Pisa, e Napoli.

Nell’articolo vi mostriamo come è possibile realizzare un dagherrotipo anche oggi.

 

Il processo del cliché-verre divenne popolare in campo artistico pittorico alla fine dell’Ottocento per l’uso che ne fecero alcuni pittori pre-impressionisti, ma in realtà non ha mai smesso di essere utilizzato pur rimanendo marginale, e paradossalmente fu più utilizzato nell’ambito fotografico che in quello pittorico, col quale ha maggiore attinenza.

Vi mostriamo passo passo come si esegue

 

Infine il progetto Found Film Photos; da tempo Guido Tosi cerca nei mercatini e nella rete rulli esposti e mai sviluppati, che poi tratta personalmente superando anche grandi difficoltà tecniche; ma non si limita a sviluppare e a stampare i negativi, inserisce le immagini nella pagina Facebook “Found Film Photos”, a disposizione anche di chi nelle foto è stato ritratto, o di chi in queste foto riconosce persone care, amici.


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