Classic Camera
Black&White è l’unica rivista per chi ama la fotografia su pellicola e il bianconero,
una rivista di alta qualità di stampa.
In questo numero:
Fotografare oggi con la Zeiss Ikon Ikonta “B”
“Con la Zeiss Ikon di
mio nonno mi è bastato inserire il rullo di pelicola per essere pronto a
scattare. La prima sorpresa è stata che questa Zeiss Ikon medio formato è più
compatta di una mirrorless Full Frame e ancora perfetta nei meccanismi. E come
qualità d’immagine questa piccola tedesca vecchia di 70 anni riesce a darci
fotogrammi addirittura concorrenziali con quelli realizzati con molte
analogiche ben più recenti!”
Lo scanner come densitometro
Una soluzione pratica
per scegliere la carta più adatta per stampare un negativo, ma anche per
calibrare i propri negativi digitali per la stampa a contatto con le antiche
tecniche. Vediamo come usare Scala Stouffer #T2115 e il software capace di
esaminare i dati del file immagine.
René Smets: un artista che sa costruire le fotocamere
Non solo antiche tecniche
(gomma bicromatata, stampe al carbone, cianotipi, stampe al platino, Van Dyck,
fotoincisione, carta salata …), René ha sfruttato le sue capacità di ebanista per
costruire macchine fotografiche, trovando soluzioni geniali a molti problemi
della camera oscura. Ha realizzato anche una guida in formato pdf che documenta
la costruzione di una fotocamera wetplate 24x24 cm.
1932: l’annuncio della Contax 35mm
Tra il 6 ed il 10 marzo
del 1932, mentre a Lipsia si svolge la Fiera di Primavera, i grossi rivenditori
e la stampa specializzata vengono invitati a Dresda per la presentazione della Contax
35mm, un progetto innovativo e di successo. Tra i primi mesi del 1932 e i primi
mesi del 1936 ne vengono costruiti solamente 36.700 esemplari; nello stesso
periodo la sua più diretta concorrente, la Leica, viene costruita in oltre
centomila esemplari.
August Sander: il volto dell’umanità
August Sander è uno dei
più significativi fotografi della prima metà del Novecento e nel corso della
sua lunga attività realizza il più completo ed approfondito ritratto della
società tedesca dell’epoca, creando un’opera che viene presa a modello dai
numerosi fotografi che lo hanno dapprima imitato, e che hanno in seguito
sviluppato le sue teorie.
Giorni difficili per la fotografia
Dopo il marzo 1938 la comunità
ebraica sperimenta gli effetti del radicalismo nazionalsocialista e il processo
di “arianizzazione”. All’epoca gli ebrei occupati nelle attività concernenti la
professione fotografica (fotografi, laboratori fotografici di sviluppo, tecnici
ritoccatori, commercio di attrezzature, ecc.) avevano una rilevanza numerica e
qualitativa di assoluto livello.