Intervista a Anne Morin, curatrice di una nostra esposta a Milano
Sai se Vivian Maier ha
lasciato qualche nota sulle immagini, qualche informazione sui progetti?
No, Vivian non ha lasciato scritto nessuna informazione, e
non aveva progetti ben definiti; semplicemente fotografava quello che vedeva. Abbiamo
cercato di creare un suo “ritratto” scegliendo le fotografie in base al loro
valore estetico.
Vivian organizzava in
un qualche modo il suo ampio materiale, magari per data, per luogo, rendendo
quindi più facile il lavoro del ricercatore?
No, era tutto un mucchio disordinato di immagini, apparentemente senza nessuna organizzazione.