La Z50 è andata oltre le nostre aspettative: nonostante il sensore APS-C la qualità d’immagine è molto elevata, l’autofocus valido e la praticità operativa ottima, senza dimenticare il prezzo competitivo. I due zoom che l’accompagnano sono altrettanto sorprendenti, soprattutto il Nikkor Z 16-50mm f/3.5-6.3 VR
Sensibilità ISO e
invarianza
Scattando in luce scarsa a ISO 6400 e riducendo progressivamente il valore ISO (a parità di diaframma e tempo), ho poi compensato in fase di conversione. Nel caso della Z50, questo ha senso fino a quattro diaframmi, con il rumore che non varia in modo sostanziale nemmeno con sotto-esposizioni spinte; inizia a manifestarsi piuttosto un eccesso di blu nelle aree nere, ma senza che appaiano delle bande. Si tratta quindi di un comportamento molto buono, tra i migliori in assoluto visti finora in questo genere di prove e superiore anche a quanto riscontrato con diversi sensori Full Frame.
Il giudizio
La Z50 si inserisce molto bene nella famiglia Nikon Z e la trovo molto equilibrata e convincente per tutti gli aspetti essenziali. La mia valutazione è quindi ottima.
Non posso dire che la Z50 sia del tutto equivalente a una reflex Nikon, anche se il migliore paragone sarebbe con la D7500. In ogni caso mi è parso un prodotto molto riuscito.
Ovviamente qualche margine di miglioramento c’è sempre e può darsi che qualche futuro aggiornamento firmware porti ulteriori affinamenti. Ad esempio, sarebbe utile che l’otturatore elettronico fosse in grado di dare tempi più veloci di quello meccanico, ma non so se questo si possa ottenere solo via software.
Detto ciò, la maggiore sorpresa positiva viene dai due obiettivi dedicati, la cui qualità supera le più rosee aspettative: complimenti a Nikon per queste due realizzazioni ottiche!
Qui però viene anche la nota dolente, visto che l’attuale parco ottiche Z DX si limita a queste due realizzazioni che, per quanto valide, non possono da sole coprire ogni esigenza.