In questo numero:
Gianni Turillazzi ha interpretato il grande cinema
italiano; nel 1964 era accanto a registi di culto come Liliana Cavani, Marco
Bellocchio, Tinto Brass, e Gina Lollobrigida lo scelse come suo fotografo
personale; nacque così una serie di ritratti con figli, una serie a cui
parteciparono anche Claudia Cardinale, Virna Lisi, Rosanna Schiaffino ed Ewa
Aulin.
La carta auto-positiva Imago Positive Paper permette di realizzare scatti unici perché il negativo non esiste, si scatta direttamente sulla carta. Certo, il procedimento auto-positivo richiede una notevole esperienza in quanto l’esposizione deve essere perfetta, non è possibile alcuna correzione in camera oscura; il fotografo Umberto Cavaliere ci parla della sua esperienza con questa carta.
Per le antiche tecniche presentiamo la sperimentazione di Giorgio Bordin; l’autore l’ha chiamata ambrotipo blu e nell’articolo raccontiamo come questa tecnica è nata.
Nell’ambito del collezionismo Mauro Melchiori e Danilo Cecchi hanno realizzato una ricerca molto approfondita da cui è nato l’articolo “la stagione delle Leica Grigie”; fotografia e storia si fondono e ci fanno capire come i prodotti realizzati dall’uomo non siano oggetti astratti, fuori del loro tempo, ma come al contrario siano espressione di storie di vita vera.
Fotografare oggi con un’antica fotocamera è possibile; ce lo dimostra Alessandro Mariconti che ha restaurato una retrocamera trasformandola in una Ultra Large Format per accettare chassis caricati con negativi in formato 11x14 pollici. Le immagini mostrano l’accurato lavoro di restauro.
Tra ripresa e collezionismo è l’articolo dedicato al motore Rolleimot; Rollei lo progettò per rendere più rapida la ripresa, ma era ingombrante; fu un accessorio "sbagliato" e realizzato quindi in un piccolo numero di pezzi. Si conferma la regola che nel collezionismo gli "errori" diventano preziosi, proprio perché "rari".
Non manca la rubrica delle Aste che offre un panorama delle richieste e dei prezzi del mercato.