Un’adeguata padronanza delle regole della composizione è
indispensabile per realizzare fotografie efficaci. La capacità di riconoscere
un’opportunità fotografica e di organizzare gli elementi grafici in un insieme
riuscito è da sempre una delle qualità più apprezzate in un fotografo. La
svolta digitale ha influenzato profondamente il modo di avvicinarsi alla
fotografia, rivoluzionando le tecniche della composizione: innanzitutto perché
l’immediato feedback possibile permette di valutare e migliorare all’istante le
proprie foto; in secondo luogo perché i software per l’elaborazione delle
immagini consentono di alterare e ottimizzare la composizione anche dopo aver
eseguito lo scatto.
Grazie a L’occhio del fotografo chiunque potrà acquisire la capacità di scattare foto digitali memorabili. Il libro esplora gli approcci tradizionali alla composizione, ma affronta anche alcune tecniche digitali, come lo stitching e l’High Dynamic Range Imaging, che si avvalgono delle nuove tecnologie per ampliare le possibilità creative senza compromettere l’originalità della visione del fotografo.
Michael Freeman è un fotografo e uno scrittore di fama internazionale, specializzato in viaggi, architettura e arte orientale. Conosciuto per la sua abilità nel trattamento dell’immagine, ha collaborato a lungo con la rivista dello Smithsonian Institute e con molti editori di caratura internazionale. Le sue foto sono apparse sulle pubblicazioni di Time-Life e su Reader’s Digest, Condé Nast Traveller e GEO; attualmente lavora per Photo District News. I suoi numerosi libri sulla fotografia hanno venduto complessivamente oltre un milione di copie.